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L'Educazione del Cane SocialeIl cane sociale è un cane speciale. Non perché fa cose speciali ma perché speciale è il suo padrone. Per cane sociale si intende, infatti, quel cane il cui padrone è affetto da handicap fisico o psichico. La vita di queste persone e dei loro familiari è molto complessa e le difficoltà logistiche possono essere enormi. L’inserimento del cane è un evento molto delicato e richiede una attenta valutazione.
Un cane disubbidiente o con problemi comportamentali, infatti, se è un guaio per una persona normale, lo è ancor di più per un padrone diversamente abile. Pensate, per esempio, a quando il vostro cane vi tira al guinzaglio ed immaginatelo tirare se tenuto da una persona che deambula con le stampelle. Oppure immaginate un cane che salta addosso con un padrone con problemi di equilibro, o un cane che si allontana e non torna al richiamo con un padrone non vedente. Un padrone sordomuto, di certo, non può strillare per farsi ascoltare. Il cane sociale quindi richiede un’ adeguata educazione e per ottenerla non basta un addestratore qualsiasi. La persona diversamente abile infatti ha spesso limitazioni fisiche che gli rendono impossibile eseguire ciò che comunemente viene insegnato nell’addestramento tradizionale. Una persona costretta sulla sedia a rotelle per esempio non potrebbe correre dietro al cane. Così una persona epilettica, durante una crisi, non potrebbe afferrare il guinzaglio per evitare che il cane si allontani. Oppure una persona non vedente, non potrebbe correggere con una strattonata un’azione sgradita del cane perché non potrebbe vederla. Quello che ci vuole, quindi, è un percorso educativo personalizzato in base all’handicap e, soprattutto, basato su metodi di addestramento positivi. La coercizione, infatti, se può funzionare per padroni che sanno imporre la loro superiorità fisica sul cane, è assolutamente esclusa per persone diversamente abili che, al contrario, devono imparare ad educare il loro cane senza alcun uso della forza. Questo richiede tempo ed impegno, ma nulla è più gratificante per un padrone diversamente abile, che un cane che gli vuole bene e che obbedisce alle sue richieste, così come il cane non può desiderare niente di meglio che un padrone che lo ama e lo guida senza imposizioni. |